Il 25 agosto 2014, Facebook ha annunciato alcuni cambiamenti nella visualizzazione della Home Feed. L’intento è quello di aiutare le persone a trovare i post e i link più rilevanti ed eliminare quei post che vengono più frequentemente segnalati come spam.
I due cambiamenti riguardano:
– la riduzione dei titoli definiti “click-baiting”
– la migliore visualizzazione dei links condivisi su Facebook.
Un’intestazione viene definita “Click-baiting” quando non spiega in modo completo di cosa si parla nell’articolo, e quindi per capirlo si è costretti a cliccare sul link.
è vero quindi che questi articoli ricevono tanti clic, ma è solo perché la gente vuole capire di cosa si tratta e non perché è realmente interessata. Facebook dice che questo tipo di articoli ricevono sì tanti clic ma che la procedura è ingannevole, e sarà quindi penalizzata.
Inoltre, secondo una’indagine svolta immediatamente dopo il lancio di questa funzione, l’80% degli utenti ha riferito di preferire descrizioni complete, dalle quali si riesca a capire il contenuto dell’articolo. In questo modo possono capire se l’articolo sia effettivamente di loro interesse.
Uno dei modi che userà Facebook per decidere se l’articolo è effettivamente di valore per gli utenti è calcolare quanto tempo dedicano alla sua lettura. Facciamo un esempio concreto: se condivido su Facebook un link a un articolo estremamente interessante che ho trovato magari su un blog, apparirà una piccola foto e le prime righe dell’articolo. Se un mio amico ci clicca sopra, verrà portato alla pagina dell’articolo. Se l’articolo è interessante si fermerà a leggerlo per qualche minuto, se non è interessante oppure non è quello che si aspettava, tornerà immediatamente a Facebook.
Viene quindi calcolato quanto tempo passa dal momento in cui un utente clicca su un link, esce da Facebook per andare sul sito in cui è scritto l’articolo e il momento in cui torna su Facebook. Se tra questi due momenti passano pochi secondi, Facebook penalizza l’articolo perché interpreta questo comportamento come un feedback negativo da parte dell’utente.
Come evitare quindi di essere penalizzati da Facebook? Semplicemente inserire descrizioni complete ed evitare i trucchetti per attirare clic dei curiosi che magari non hanno un onesto interesse nell’articolo.
Questo si può ottenere anche pubblicando da Hootsuite se si inserisce il link e si dà il tempo alla piattaforma di produrre l’anteprima. Questo funziona se prima di inserire il link si seleziona Facebook come uno dei profili su cui pubblicare. Anche su Hootsuite si può modificare la descrizione.
Il secondo aggiornamento di Facebook riguarda il modo in cui vengono condivisi link negli aggiornamenti di stato.
Quando condividiamo un link su Facebook si crea un anteprima della pagina e inoltre abbiamo la possibilità di inserire una nostra descrizione. Solitamente lasciamo il link nella descrizione stessa, come nell’immagine qui sotto:
Facebook ha notato che lasciando i link nella descrizione (anche chiamata “caption” della foto) la foto riceve meno link e meno interazione. Meglio quindi eliminare il link e lasciare solo l’anteprima con una breve descrizione testuale, come nella foto qui sotto:
Con due accorgimenti:
1 – Quando si condivide un link è bene condividerlo e aspettare che si formi l’anteprima dell’articolo, poi modificare l’anteprima inserendo una descrizione completa in modo che gli utenti siano ben consci di cosa troveranno quando cliccheranno sul link.
2 – Eliminare il link dalla descrizione e preoccuparci solo di descrivere in due o tre righe di cosa parlerà l’articolo.
Fonte: http://newsroom.fb.com/news/2014/08/news-feed-fyi-click-baiting/
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