Recentemente la mia attività lavorativa consiste nel parlare con piccole e medie imprese italiane e spagnole su come sviluppare un’adeguata strategia sui social media. Grazie al mio lavoro ho potuto parlare con tante imprese che mi hanno insegnato tanto riguardo l’imprenditorialità nel mio paese. A questo proposito ho scritto un articolo qui.
Una domanda che spesso mi viene rivolta è “Qual’è l’utilità dei social media per le PMI?”
Come risposta suggerisco sempre di pensare all’esperienza di un cliente (per dirla all’inglese, cercare di capire la user experience) per decidere se vale la pena stare o meno sui social media. Saltano fuori 3 motivi principali.
Un cliente di oggi è più attento di un cliente di 30 anni fa. Quando si relaziona con un’azienda vuole capire come l’azienda lavora. Per fare questo, spesso prima di comprare un prodotto va su Google e fa una ricerca: è quello che viene chiamato “Zero moment of truth”, il momento della verità numero zero. Se vuoi saperne di più ti consiglio di scaricarti questo ebook gratuito. In poche parole, quando una persona compra un prodotto ci sono vari momenti cruciali, chiamati appunto “momenti della verità” in cui la persona decide se diventerà cliente, se completerà un acquisto, o se si rivolgerà ad altre imprese. Molti di questi momenti della verità avvengono dopo l’acquisto, quando la persona prova il prodotto. Ma nell’era di Internet esiste anche un momento di verifica preliminare all’acquisto, ovvero il momento in cui una persona va online e fa una ricerca per decidere se acquistare o meno presso quell’azienda. Se un vostro potenziale cliente vi cerca su Google e non trova nulla (non una pagina Facebook, non un profilo Twitter, non una pagina Google Plus, non un profilo Instagram, niente di tutto ciò) la sua user experience è un po’ frustrante, poiché non trova nessun riferimento utile e potrebbe perfino arrivare a chiedersi se l’azienda lavora ancora. Questo è il primo motivo per cui consiglio alle piccole aziende di essere presenti sui social media: essere presenti se un potenziale cliente vi cerca.
Ho recentemente scoperto il concetto della “Riprova sociale” grazie a una consulente di social media marketing che ha partecipato come ospite in uno dei miei webinar, Giusy Congedo (la trovi su Twitter con il nome @giusina09).
La riprova sociale, definito da Robert Cialdini, è un fenomeno per il quale siamo più invogliati a comprare da una certa azienda se qualcuno che conosciamo ce la raccomanda. Esatto, è il vecchio passaparola.
Un’azienda che non è sui social media si perde questa possibilità. Facebook soprattutto è il social network dove vediamo i “like” e gli “shares” dei nostri amici, ovvero vediamo cosa loro trovano interessante e di valore. Se una mia amica segue una pagina di un’azienda di caffè solidale per esempio, e me la raccomanda come un’azienda seria e con valori in cui lei si riconosce, io mi fido di più. Questo è il secondo motivo per cui consiglio alle PMI di essere sui social media: trarre vantaggio dalla promozione spontanea dei nostri clienti ai loro conoscenti.
Questo è il motivo principale per me. I social costituiscono un canale di comunicazione bi-univoco, al contrario della pubblicità dove la comunicazione ha una sola direzione (azienda > clienti).
Se avete un’azienda e non state ancora sfruttando questo potente canale comunicativo state perdendo una grossa fetta della torta. Essere presenti sui social media vuol dire poter ricevere domande preliminari all’acquisto da parte degli utenti. Questa interazione preliminare potrebbe essere proprio quella che decide la vendita o meno. Personalmente lo sperimento con mano tutti i giorni col mio lavoro (se non ti sei letta la biografia, lavoro come Social Media Coach per Hootsuite): molti utenti che mi contattano per chiedere informazioni riguardo il nostro prodotto non sono ancora clienti, stanno decidendo se diventarlo o meno. Il fatto che possano scrivere all’azienda e fare domande per chiarire i propri dubbi è a volte proprio il fattore decisivo che li porta poi a diventare clienti soddisfatti. Se un cliente bussa alla porta di un’azienda ma nessuno apre, i suoi dubbi rimangono irrisolti e molto probabilmente gli impediscono dargli i propri soldi e la propria fiducia. Ancora peggio è se cercano una porta a cui bussare ma non la trovano. In quel caso si faranno subito l’idea che l’azienda non è interessata ad ascoltare, e forse ne cerca un’altra che invece è più aperta ai propri clienti. Questo è il terzo motivo quindi: creare un canale per poter essere raggiunti rapidamente dai propri clienti.
Recentemente ho fatto un webinar con un grandissimo consulente di social media marketing per le PMI, Enrico Giubertoni. Il titolo del webinar era proprio “Hootsuite per le PMI” e abbiamo parlato di come le PMI possono beneficiare dei social media.
Il webinar è stato incredibilmente interessante, con tantissimi spunti per le PMI e tanti consigli di Enrico Giubertoni. Se vuoi vedere la registrazione clicca qui.
Mi piacerebbe sapere altre opinioni quindi se vuoi lasciarmi un commento e scrivermi quali sono secondo te i motivi principali per cui le PMI dovrebbero avere una presenza sui social media sarò felice di leggerli.
stefano
August 4, 2014 at 9:38 amMotivo numero 4: riduzione dei costi.
Se usati bene, hanno un ROI altissimo, soprattutto per la PMI e le startup.
Chiara Grassilli
August 6, 2014 at 8:46 pmSì sono pienamente d’accordo. si possono trovare potenziali clienti, collaboratori, influencer di settore..e il ROI è praticamente infinito dato che l’investimento economico è quasi zero (almeno finché non iniziamo a usare la pubblicità, ma quello è un altro discorso…)
Grazie del commento Stefano, alla prossima 🙂
Enrico
August 8, 2014 at 7:05 pmSono io a ringraziarti per l’ospitalità nei tuoi meravigliosi Webinar, Chiara.
Chiara Grassilli
August 9, 2014 at 7:48 pmCiao Enrico! Che bello leggerti qui, grazie di essere passato sul mio blog, alla prossima! 🙂